“Tu sarai amato, il giorno in cui potrai mostrare la tua debolezza, senza che l’altro se ne serva per affermare la sua forza”.

Cesare Pavese

Beatrice e Giulio: come hanno superato la loro crisi di coppia?

La richiesta di aiuto da parte di una coppia può nascere dal dolore legato a un evento specifico, come ad esempio un tradimento, ma può anche derivare da un’insoddisfazione che dura da tempo, alla cui base possono esserci mancanza di entusiasmo, noia, assenza di dialogo, delusioni reciproche, tensioni con le rispettive famiglie di origine.

Ciò che accomuna la richiesta di aiuto è un desiderio di maggiore benessere, di miglioramento della situazione relazionale a fronte di una consapevolezza di malessere.

“Io e mio marito non riusciamo più ad andare d’accordo, abbiamo sempre litigato tanto ma adesso c’è davvero molta tensione, ci diciamo cose orribili e io sono sfinita. Siamo convinti di avere bisogno di un aiuto per riuscire a trovare un po’ di pace, altrimenti penso che l’unica alternativa sarà dividere le nostre strade ma spero di non arrivare a questo, sarebbe un grande fallimento per tutti”.

Queste sono le parole di Beatrice quando racconta il motivo che ha spinto lei e suo marito Giulio a chiedere aiuto per gestire la crisi di coppia che stanno attraversando. 

La loro relazione dura da 15 anni e hanno due bambini. Decidono di rivolgersi a un professionista come “ultima spiaggia” per provare a salvare la loro relazione. Raccontano di un legame da sempre molto conflittuale ma fatto anche di complicità e condivisione di valori, passioni e interessi. Sembra però che nell’ultimo periodo questo si sia perso e siano rimasti solo grandi litigi carichi di rabbia e aggressività.

“A volte sembra di parlare due lingue diverse, non ci capiamo, Beatrice si lamenta per ogni cosa, io torno a casa stanco dal lavoro e invece di trovare un po’ di pace e tranquillità è un continuo offenderci e buttarci addosso ogni frustrazione tirando in ballo anche cose vecchie degli anni passati. Ogni pretesto è buono per alzare la voce e spesso tutto inizia da una stupidaggine come la tazzina del caffè lasciata in giro, i fornelli sporchi, la giacca sul divano e da qui si scatena la tempesta. Siamo arrivati al limite e ora ci diciamo delle cattiverie terribili, io non riesco più a controllarmi a volte mi sembra di impazzire e non ce la faccio più”.

Quando iniziare una terapia per la crisi di coppia

Succede spesso che la coppia arrivi in terapia quando ormai il legame è basato solamente sul conflitto, ci si scambia accuse senza fine, la vita relazionale è dominata dall’ostilità e nessuno dei due è disposto a cedere. È assente la componente empatica che porta a comprendere le ragioni dell’altro. 

È importante che i partner capiscano fin da subito che il terapeuta non è un arbitro o un giudice che stabilisce chi ha ragione e chi torto. Il lavoro per la coppia infatti non sta nell’attribuzione di una colpa al partner e nella propria assoluzione, ma nel riconoscimento e nell’assunzione di responsabilità da parte di entrambi, comprendendo la sofferenza di ciascuno e individuando una via di cambiamento. Deve quindi esserci la capacità di pensare al proprio contributo al malessere della coppia, la capacità di riflettere sulla sofferenza del partner, cambiando punto di vista e non concentrandosi su cosa fa l’altro di sbagliato ma su quello che non va nel proprio modo di fare. 

Inizialmente Beatrice e Giulio si esprimono sempre attaccando l’altro, interrompendosi di continuo, i contenuti delle loro comunicazioni sono confusi e carichi di rabbia. La seduta sembra essere un ring e il terapeuta tramite i suoi interventi e le sue domande aiuta a costruire una coerenza e una maggiore chiarezza. 

Spesso sotto la rabbia e il rancore si nasconde una grande quantità di sofferenza e dolore. La consapevolezza di questo apre la strada a una maggiore empatia e a una minore conflittualità. 

“Per la prima volta sento di potergli dire delle cose senza paura di essere poi attaccata, e lui mi ascolta, era da mesi che non riuscivamo a parlare così, senza alzare la voce e sottolineare gli errori dell’altro. Penso a quanto tempo e energie abbiamo usato per litigare e farci del male, a quanto abbiamo sofferto ma ora è come se ci stessimo conoscendo di nuovo e io vedo di fianco a me una persona che mi piace e con cui so di poter passare ancora tanti momenti felici e recuperare una serenità che mancava da troppo”.

Per portare avanti un percorso di terapia di coppia, riconoscere le proprie fragilità e accogliere quelle dell’altro è infatti necessario abbassare il livello di rabbia e di tensione. Questo permette anche di esplorare insieme le tematiche che nella quotidianità portano a scatenare i litigi. Con l’aiuto del terapeuta i due partner possono sperimentare l’ascolto di sé e dell’altro, attraverso una “traduzione” e una visione diversa di ciò che sta alla base dei loro litigi, alla ricerca di ciò che unisce e divide.

Motivo di grandi litigi per Beatrice e Giulio è il difficile rapporto con le rispettive famiglie di origine. Beatrice si trova a “gestire” una suocera molto presente e spesso invadente, verso la quale Giulio fatica a mettere dei confini e dei limiti. Dall’altra parte la famiglia di Beatrice è meno presente nella quotidianità ma molto richiestiva verso Beatrice che da sempre è “quella che risolve i problemi di tutti”. Giulio non si è mai sentito apprezzato veramente dalla famiglia della moglie e questo lo fa soffrire ancora oggi.

La crisi di coppia attiva sempre una forte connessione con la propria storia personale. In terapia si esplorano quali caratteristiche individuali hanno contribuito alla scelta del partner e alla costruzione del patto che sta alla base del legame, come sono i rapporti con la famiglia di origine e come si sono reciprocamente sostenuti nel tempo. 

Giulio e Beatrice hanno risolto la crisi di coppia: ecco come

L’incontro di coppia è un vero e proprio incastro in cui il partner viene scelto sulla base dei propri bisogni insoddisfatti e spesso diventa il mezzo attraverso il quale si cerca una compensazione rispetto a problemi irrisolti che riguardano la propria storia familiare e personale. Solitamente le persone portano in terapia la rabbia e la tristezza per il fallimento delle aspettative riposte nel partner. Il percorso di terapia rende possibile un rilancio della coppia, facendo sì che ciascuno ritrovi e riviva ciò che li ha uniti al di là delle differenze.

Giulio e Beatrice in terapia di coppia hanno trovato un nuovo equilibrio, impegnandosi e lavorando insieme su un progetto di cambiamento, scoprendo nuove risorse e aprendo una nuova fase di vita, partendo da una disponibilità reciproca all’ascolto che è andata oltre i litigi, le accuse reciproche e le aspettative tradite, sfruttando la terapia come un vero momento di trasformazione.

Come dice l’autore P. Menghi: “una relazione di coppia può rappresentare per i due membri che la compongono la forma più efficace di psicoterapia vivente, un’opportunità incredibile di evoluzione individuale”. E allora la terapia può essere per la coppia e per l’individuo un luogo dove sperimentare una maturazione, un’evoluzione sia personale che relazionale.

Se anche tu senti di attraversare una crisi di coppia, se ti riconosci in Beatrice e Giulio e pensi di aver bisogno d’aiuto, puoi contattarci senza impegno per una consulenza.