Che cos’è la terapia familiare?
La terapia familiare è una forma di psicoterapia che prende in carico l’intera famiglia, concentrandosi sulle relazioni all’interno di essa, sulle dinamiche disfunzionali e ripetitive che possono bloccarla, creando disagio e sofferenza.
La famiglia è infatti un sistema complesso, in costante trasformazione, il cui compito è quello di adattarsi alle differenti esigenze dei diversi stadi di sviluppo che attraversa, per poter assicurare continuità e crescita ai membri che la compongono. La famiglia ha sempre un passato, un presente e una prospettiva futura, segue un ciclo di eventi nel suo percorso, una serie di tappe ognuna delle quali è segnata da un evento critico. La criticità consiste nel fatto che le abituali modalità di funzionamento risultano inadeguate e, se non vengono attivati nuovi processi di adattamento, si avrà una sofferenza a livello familiare.
Ci sono eventi critici prevedibili che segnano il corso evolutivo della maggior parte delle famiglie e sono quindi attesi e rivestiti di aspettative (come ad esempio la nascita di un figlio e la sua adolescenza, il pensionamento), ma ci sono anche eventi inattesi e non prevedibili come ad esempio malattie, trasferimenti, lutti. Questi sono momenti che possono caricarsi di tensione, potenzialmente induttori di una crisi e di cambiamenti importanti. L’obiettivo della famiglia consiste nell’instaurare un tipo di relazione adeguato alla fase che sta attraversando.
Lo sviluppo familiare passa necessariamente attraverso il superamento di queste crisi, che possono mettere a dura prova la tenuta del sistema familiare, determinando conflitti, sofferenze e tensioni emotive che trovano nel singolo la via per manifestarsi segnalando in questo modo un disagio a livello familiare.
Cosa spinge una famiglia a iniziare un percorso di terapia?
Solitamente ciò che motiva una famiglia a iniziare un percorso di terapia è la sofferenza di uno dei suoi componenti, spesso un figlio, che può essere espressa attraverso un sintomo (ad esempio un disturbo alimentare, ansia, attacchi di panico) o attraverso la manifestazione di difficoltà in diversi ambiti di vita come le relazioni sociali o l’ambiente scolastico. Questo, in molti casi, altro non è che l’espressione di una difficoltà all’interno della famiglia nel suo insieme. È inevitabile che quando un membro sperimenta un disagio, in particolare quando si tratta di un figlio, l’intera famiglia sarà colpita da questa sofferenza. Il malessere di uno dei componenti può quindi rappresentare non tanto il problema da risolvere, quanto piuttosto il segnale di una crisi all’interno del sistema in cui è inserito.
I sistemi familiari in cui si è strutturato nel tempo un comportamento patologico, disfunzionale, in qualcuno dei suoi membri, tendono a ripetere e mantenere regole sempre più rigide. Tanto meno c’è flessibilità, tanto più la famiglia affronterà i cambiamenti con comportamenti ripetitivi che sostengono e alimentano il disagio dei suoi membri, anziché risolverlo.
Quali sono gli obiettivi della terapia familiare?
Il malessere di un familiare si ripercuote anche sugli altri componenti, intervenendo sulle dinamiche relazionali dell’intero gruppo. Può quindi succedere che le tensioni familiari aumentino e la famiglia, sentendosi in pericolo, ricerchi diverse soluzioni per risolvere la crisi. Quando queste si rivelano inefficaci o quando la famiglia non è in grado di trovare da sola un equilibrio più funzionale, facendo sentire il gruppo bloccato, in una fase di stallo, è importante chiedere aiuto a un terapeuta familiare.
All’inizio della terapia familiare viene fatta una ricostruzione condivisa dei fattori (familiari, individuali, situazionali) che hanno condotto all’insorgenza dello stato di sofferenza. Vengono stimolate le risorse familiari e la disponibilità dei vari membri a mettersi in gioco, sviluppando un atteggiamento autocritico per evolvere verso una posizione più assertiva. È utile far emergere i conflitti latenti, mediare tra posizioni contrapposte per stabilire un’alleanza collaborativa e per stimolare un cambiamento positivo nella capacità di comunicazione e nella qualità delle relazioni, favorendo così un migliore funzionamento familiare e il benessere dei singoli individui.
Ogni componente della famiglia porta in terapia la propria storia e le proprie origini, per questo è importante approfondire il rapporto tra generazioni. La ricostruzione della storia familiare facilita l’ascolto della trasmissione di tematiche importanti quali l’accudimento, i confini, la separazione, permette di indagare l’equilibrio tra distanza e vicinanza, di comprendere come viene elaborata e gestita la sofferenza e il dolore.
In affiancamento alla terapia familiare potrebbe rivelarsi molto utile un percorso di terapia individuale, in particolare quando il disagio viene espresso attraverso il malessere di un adolescente o di un giovane adulto.
Durante la terapia ogni membro ha la possibilità di definirsi maggiormente rispetto alla famiglia, di riconoscere i propri bisogni, di stabilire dei confini e di prendere consapevolezza di quali siano i limiti di ciascuno. Non si cerca un colpevole, un responsabile del disagio, ma piuttosto le risorse in ciascuno, dando inizio a un processo maturativo che coinvolge le singole persone e agevola il passaggio a nuove fasi del ciclo vitale della famiglia.
Quando la sofferenza viene accolta e, lavorando congiuntamente, le viene attribuito un significato in cui tutta la famiglia si riconosce, si avvia un processo di cambiamento che viene vissuto come un’opportunità per tutti i membri, i quali potranno sperimentarsi, con ruoli più flessibili, nella relazione.
In base alle necessità e agli obiettivi da perseguire, la presenza dei vari membri in seduta può cambiare. Non sempre è necessaria la presenza di tutti, alle volte saranno convocati solamente i genitori, altre volte solamente i figli. Il setting è quindi flessibile e ad ognuno sarà dedicato un adeguato spazio di ascolto.
Il ruolo dello psicologo nella terapia familiare
La funzione del terapeuta è quella di guidare la famiglia all’ascolto dell’altro, valorizzandone le risorse, facilitando la trasformazione del sistema, in modo che i vari membri prendano consapevolezza e sperimentino nuove modalità di stare insieme, modificando le reciproche richieste e aspettative, al fine di ricreare un clima di serenità e complicità.
Dott.ssa Francesca Faccio
“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel trovare nuovi territori, ma nell’avere nuovi occhi.” Marcel Proust
Le vostre testimonianze
Buongiorno, la D.ssa Faccio, mi ha aiutato a superare un periodo difficile. Visto che l' aiuto è stato importante credo che continuerò a chiedere il supporto.
Ho inviato il mio percorso con la Psicologa un anno fa, devo dire che in quasi 10 anni ho finalmente trovato la persona che fa per me. Gentile, fiduciosa, sicura e davvero una bella persona. Sempre disponibile e pronta a rispondere ad ogni situazione. Grazie Dttoressa
La dottoressa Francesca Faccio la consiglio per il semplice motivo, che è molto intuitiva, riesce a farti sentire a tuo agio, ti da consigli da applicare nella vita quotidiana. È una persona oltre che professionista molto brava e competente
Qualche tempo fa, a causa di una grave perdita, io e mio marito ci siamo molto allontanati. Pur affrontando il dolore con forza e coraggio non siamo più riusciti a stare bene insieme, sia a livello sociale, sia a livello sessuale, con un calo proprio del desiderio. Cercando su internet una psicologa ho trovato diversi psicologi, appena ho parlato la Dottoressa Faccio ho deciso di rivolgermi a lei in cerca di sostegno e aiuto per cercare di riuscire a comunicare nuovamente con mio marito. La Dottoressa è stata davvero una rivelazione. Mi ha fatto capire che dovevo in qualche modo cambiare "registro" e rivolgermi al mio partner con gesti e frasi differenti dalla situazione relazionale che avevamo prima del lutto. Nel tempo ho notato come mio marito reagiva al mio nuovo modo di relazionarmi con lui e, di giorno in giorno, vedevo qualche passo avanti, anche minimo, ma sempre in positivo e questo mi dava la forza per andare avanti e sperare che prima o poi ne saremmo venuti fuori. Ad oggi posso dire che continuo a rivolgermi alla dottoressa, ma che tanti sono i progressi che ho ottenuto e mi sento fiduciosa e piena di speranza per il futuro. Grazie Dottoressa Faccio....[Leggi tutto]
È passato quasi un'anno dallo scorso autunno. Ringrazio calorosamente la mia psicologa, la dott.ssa Francesca Faccio, perché mi ha aiutata in un momento di forte ansia e di stress. Ora che abbiamo terminato il nostro percorso sento proprio di aver buttato alle spalle una serie di problemi che mi stavano schiacciando ed impedendo di vivere la mia vita. Grazie ancora dottoressa....[Leggi tutto]