Per comprendere al meglio in cosa consiste la piramide di Maslow, è doveroso fare una premessa per contestualizzarla nella società contemporanea, un’epoca in cui siamo spinti a dare il meglio di noi per fare emergere la nostra individualità e poter raggiungere determinati obiettivi, sia personali che lavorativi.
“Vorrei sviluppare il mio potenziale”, “vorrei conoscere le mie risorse e saperle utilizzare per ottenere ciò che voglio”, “vorrei autorealizzarmi e dare un senso a ciò che faccio”; al giorno d’oggi ci si rivolge allo psicologo anche per questo, non solo a causa di un disturbo!
Già negli anni ’40, lo psicologo Maslow, ha sostenuto che la motivazione è la molla che spinge dall’interno a divenire ciò che potenzialmente siamo, perciò l’uomo deve trovare il proprio senso e la propria motivazione per autorealizzarsi. Maslow ritiene che le persone siano motivate dalla soddisfazione dei loro bisogni e ha ideato una piramide dei bisogni dell’uomo, nota anche come Piramide di Maslow, che spiega come questi sono organizzati e come la motivazione si sposta in base alla soddisfazione di questi.
Quali sono i cinque bisogni che caratterizzano la piramide di Maslow?
- Bisogni fisiologici: bisogni di base per la sopravvivenza (cibo, acqua, riposo);
- Bisogni di sicurezza: una volta soddisfatti i bisogni fisiologici, abbiamo bisogno di sentirci al sicuro sia fisicamente che emotivamente (protezione dai pericoli fisici o psicologici, sicurezza sul posto di lavoro, stabilità finanziaria).
Questi primi due livelli vengono considerati i bisogni di base che devono essere soddisfatti per realizzare quelli successivi.
- Bisogni di appartenenza: una volta soddisfatti i bisogni di sicurezza, abbiamo bisogno di sentirci accettati e di appartenere ad un gruppo, emergono quindi i bisogni sociali (affetto, amicizia, amore).
- Bisogni di stima: dopo aver soddisfatto i bisogni di appartenenza, abbiamo bisogno di autostima, rispetto reciproco e di raggiungere dei successi personali.
- Bisogni di autorealizzazione: infine, abbiamo bisogno di realizzare il nostro potenziale e questo comprende la creatività, l’indipendenza, l’autonomia.
Come detto in precedenza, prima di poter soddisfare i bisogni superiori devono essere realizzati quelli inferiori, secondo Maslow.
Ad esempio, se un individuo non ha cibo o acqua, il tentativo di soddisfare questi bisogni fisiologici sarà la sua principale fonte di motivazione. Tuttavia, una volta soddisfatti questi bisogni di base, la sua motivazione si sposterà verso il soddisfacimento dei bisogni di sicurezza, sociale, di stima e di auto-realizzazione.
A cosa serve la piramide di Maslow? Ecco qualche esempio…
La Piramide di Maslow viene spesso utilizzata come modello per comprendere il comportamento umano, motivare le persone e sviluppare strategie per soddisfare i bisogni in diversi contesti. Ad esempio, i manager possono utilizzare questa teoria per creare un ambiente di lavoro che soddisfi i bisogni dei dipendenti e li motivi a raggiungere obiettivi lavorativi più elevati. Chi si occupa di marketing può utilizzare la teoria per comprendere le motivazioni d’acquisto dei consumatori e creare messaggi pubblicitari che soddisfino i loro bisogni specifici. In particolare, la catena di fast food McDonald’s si concentra sui bisogni fisiologici e di sicurezza dei propri clienti, offrendo cibo veloce e conveniente in un ambiente familiare e accogliente. Un altro esempio è la compagnia di cosmetici “Dove” che si concentra sulla realizzazione personale delle donne e la campagna pubblicitaria “Real Beauty” di Dove ha utilizzato la piramide di Maslow per creare messaggi che risuonano con le donne di tutto il mondo: hanno mostrato immagini di donne di tutte le forme e le dimensioni e sottolineato l’importanza dell’accettazione di sé e della realizzazione personale.
La teoria della Piramide di Maslow può essere applicata al mondo del lavoro per creare un ambiente gratificante e motivante, migliorando così la produttività e la soddisfazione lavorativa. Per esempio, nel contesto lavorativo:
- Devono essere garantite condizioni di lavoro sicure e igieniche, devono essere previsti dei momenti di pausa e riposo per soddisfare i bisogni fisiologici;
- Un lavoro stabile, un’adeguata retribuzione e la possibilità di avanzamento di carriera può permettere di soddisfare il bisogno di sicurezza;
- Per soddisfare i bisogni sociali, il lavoratore interagisce e collabora con i colleghi e si sente parte integrante dell’azienda.
- Il bisogno di stima dei lavoratori può essere realizzato dando feedback positivi, riconoscendo i successi e offrendo opportunità di crescita.
- La libertà di esprimere la propria creatività e lo sviluppo professionale può aiutare a soddisfare il bisogno di autorealizzazione dei dipendenti. Ciò può essere realizzato attraverso la creazione di programmi di formazione, la promozione di opportunità di mentoring e la creazione di una cultura aziendale che valorizzi il potenziale dei dipendenti.
Il ruolo della cultura nella piramide di Maslow
La piramide di Maslow è stata sviluppata in una cultura occidentale e potrebbe non essere applicabile in tutte le culture. Ad esempio, i bisogni di autorealizzazione potrebbero non essere considerati così importanti in alcune culture, dove i bisogni di appartenenza e di sicurezza sono più importanti. Inoltre, i bisogni umani possono variare anche all’interno della stessa cultura, in base alle esperienze individuali.
In conclusione, la piramide di Maslow è un modello che spiega la gerarchia dei bisogni umani e come influenzano il nostro comportamento. La piramide di Maslow, come detto in precedenza, è stata applicata in vari contesti, come l’educazione, il business e la sanità, per aiutare gli individui a raggiungere il loro pieno potenziale. Nonostante le critiche, la teoria di Maslow continua ad essere ampiamente utilizzata in psicologia e in altri campi, per comprendere i bisogni umani e come questi bisogni influenzano il nostro comportamento.
Dott.ssa Giorgia Carlotto
"Il curioso paradosso è che quando accetto me stesso, posso cambiare." Carl Rogers
Le vostre testimonianze
Fin da piccola ho sofferto di problematiche legate all'alimentazione, specialmente al Liceo, dove ero spesso oggetto di bullismo per il mio aspetto in sovrappeso. Ho cominciato ad alimentarmi essenzialmente di vegetali e poca frutta, arrivando non solo a perdere molto peso, ma anche il ciclo mestruale si era bloccato. Come se non bastasse, ogni volta che c'era qualche occasione per cui ero "costretta" a far vedere che mangiavo altri alimenti, oltre a quello che mi ero imposta nella mia dieta, tendevo a rigettarlo poco dopo averlo ingerito. I miei genitori, molto preoccupati, mi hanno fatta seguire da diversi specialisti, i quali solo in parte sono riusciti a risolvere i miei problemi. Fino a poco tempo fa non riuscivo ancora a guardarmi allo specchio, ad avere fiducia in me stessa, qualsiasi tipo di pantalone indossato mi faceva sentire grassa e non in linea con i canoni estetici che il mio cervello si era imposto. Tramite passaparola sono venuta in contatto con la Dottoressa Carlotto, con la quale sono riuscita ad aprirmi e a confidarle le mie difficoltà. Il suo modo gentile, empatico e la sua forza di affrontare le mie tematiche mi ha infuso sicurezza e fiducia, quello che dentro di me da sola non riuscivo a trovare. Grazie al suo carisma ma anche al suo tatto, mi ha dato la forza e la motivazione per mettermi in gioco veramente. Questo percorso introspettivo è stato possibile solo grazie a lei e al suo modo di lavorare con le persone. Grazie ancora Dottoressa. ...[Leggi tutto]