Quel senso di vuoto di Rosangela

Pubblicato il4 Giugno 202424 Luglio 2024

Oggi voglio condividere la storia di una mia paziente che ha intrapreso un profondo percorso di crescita personale. All’inizio, si sentiva persa, confusa e sopraffatta da un senso di vuoto e insicurezza. La sua esperienza con terapie precedenti l’aveva lasciata delusa, poiché si era sentita ridotta a una semplice diagnosi.

Attraverso il nostro lavoro insieme, Rosangela ha trovato uno spazio sicuro dove esplorare la sua identità senza giudizi. Abbiamo scoperto che il suo dolore derivava dalla difficoltà di accettare l’assenza dell’altro e dalla sua relazione conflittuale con il cibo. Insieme, abbiamo lavorato per comprendere le sue emozioni e come queste influenzavano il suo modo di relazionarsi con gli altri e con se stessa.

La sua trasformazione è stata notevole: da una vita ferma e priva di prospettive, è riuscita a ricostruire una vita che ora vede come degna di essere vissuta. La sua storia è un esempio toccante di resilienza e scoperta di sé, e sono onorata di aver fatto parte del suo viaggio.

Dott.ssa Marika Volpe, Psicologa e Psicoterapeuta

Cara Dottoressa Marika, ricordo molto bene quella sensazione, quel senso di vuoto, confusione, smarrimento, insicurezza e incapacità che le ho raccontato al nostro primo incontro.
Ricordo anche la sua delicatezza nell’entrare nella mia storia. Ciò che più mi aveva colpito era il fatto che lei non mi ha chiesto subito dei miei genitori, della mia famiglia d’origine in generale e questo era per me inaspettato perchè in altri percorsi di terapia era una delle prime domande!

In relazione con lei non mi sono mai sentita una “cosa” o una diagnosi da curare con degli step, le chiedevo “voglio capire chi sono” e lei non mi ha mai detto di fare in un modo piuttosto che in un altro.
Stava a me voler comprendere assieme a lei chi ero, il perché sentivo tutta quella sofferenza e ricordo molto bene quanto lei ascoltava la mia storia di vita e quanto assieme abbiamo compreso che la mia difficoltà era legata al sentirmi qualcuno solo attraverso l’altro. Non accettavo che il mio altro se ne fosse andato, la tristezza profonda che sentivo si appropriava di me e trovava spazio nel mio corpo che era diventato il mio altro. Mangiavo, mangiavo, mangiavo, oppure ascoltavo la mia fame, il mio corpo affamato… per me non potevo fare altro.

Ho compreso con lei i miei stati emotivi ed il mio modo di sentirmi in relazione anche agli altri e al mondo… quante rifigurazioni abbiamo fatto assieme!
Grazie dottoressa Marika perché ero ferma, immobile, senza progetti e senza possibilità d’azione… ora sto ricostruendo la mia vita che vale la pena di essere vissuta perché sono una persona che vale!

Ho afferrato le mie emozioni come esperienze che costituiscono il mio modo di essere nel mondo. Ho finalmente compreso chi sono, cosa voglio e dove voglio andare e soprattutto ho compreso che le mie esperienze sono le mie e di nessun altro.

Grazie di cuore, Dottoressa Marika, per avermi accompagnata in questo viaggio di scoperta e guarigione. La sua empatia, delicatezza e professionalità hanno trasformato la mia vita, aiutandomi a ritrovare il mio valore e a costruire un futuro pieno di speranza e significato. Non potrò mai esprimere abbastanza quanto le sono grata per tutto ciò che ha fatto per me.

Rosangela